Tratto dalla Guida Grandi Mieli d’Italia
Il miele per la salute Il miele ha rappresentato, per millenni, l’unico alimento zuccherino concentrato: la sua eccezionalità e il suo alto valore alimentare hanno portato, in ogni cultura, a considerarlo legato alla divinità e ad aggiungere significati simbolici, magici e terapeutici al suo utilizzo in campo umano.
Alcune proprietà il miele le condivide con gli altri alimenti a base di zuccheri semplici, per esempio l’elevato potere energetico. Quando il problema maggiore consisteva in un’insufficiente nutrizione, un po’ di miele poteva letteralmente “ridare la vita”. Non a caso, lo zucchero stesso, nel momento in cui venne introdotto in Europa, era considerato come un rimedio, da utilizzarsi con cautela, per guarire molte malattie.
Proprietà del miele
Il fruttosio è dotato di proprietà emollienti, umettanti e addolcenti che possono essere utili sia a livello del cavo orale e della gola che dello stomaco e dell’intestino. Ha un’attività molto blandamente lassativa. È indispensabile per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive, derivate dal metabolismo o ingerite dall’esterno, che si accumulano nel fegato. Oltre a queste proprietà dovute alla presenza di fruttosio, si è dimostrata scientificamente la presenza di una attività antibatterica, dovuta all’azione dell’enzima glucoso-ossidasi. Questo enzima, inattivo nel miele tal quale, produce, in particolari condizioni di diluizione, acqua ossigenata. Oltre a questo sistema, nel miele sono presenti altre sostanze (polifenoli), che possiedono lo stesso tipo di proprietà, nonché azione antiossidante. Questo complesso di sostanze e attività sono alla base di molti degli utilizzi tradizionali casalinghi del miele (per esempio nel caso di malattie da raffreddamento, mal di gola e per gli usi esterni su bruciature, piaghe e ferite). Il miele come alimento è costituito soprattutto da zuccheri semplici (fruttosio e glucosio, generalmente con prevalenza del primo) e questo determina il suo posto nella nostra dieta come un alimento con funzione soprattutto energetica, che, in una dieta equilibrata, deve essere utilizzato in quantità modeste e, soprattutto bilanciate rispetto all’attività fisica.
In una dieta equilibrata lo spazio destinato agli zuccheri semplici (alimenti dolci in genere) è piccolo e non deve superare il 10-15% dell’apporto calorico totale. Il miele va quindi inserito nella nostra alimentazione in piccola quantità, in sostituzione di altri dolci, per non rischiare di eccedere nell’apporto zuccherino.
Tra i “dolci”, però, il miele è l’unico che deve tutte le sue caratteristiche alla natura (piante e api) in quanto non subisce alcuna manipolazione da parte dell’uomo per arrivare sulla nostra tavola.
Il grande vantaggio del miele è di poter dare all’organismo calorie prontamente disponibili, senza richiedere processi digestivi e senza apportare, nel contempo, sostanze indigeribili o dannose. La ricchezza in fruttosio conferisce al miele un potere dolcificante maggiore dello zucchero (saccarosio). Il suo effetto energetico è maggiore e più prolungato rispetto a molti altri alimenti dolci; infatti, è ricco sia di glucosio, che viene bruciato immediatamente, che di fruttosio, che resta disponibile per l’organismo un po’ più a lungo.
Nell’alimentazione degli atleti, o comunque di chiunque stia svolgendo un esercizio fisico, è consigliabile subito prima, durante e anche dopo lo sforzo, per favorire il recupero.
Lontano dai pasti il calo del tenore di glucosio nel sangue (glicemia) può farci perdere di lucidità, attenzione, efficienza intellettuale: un cucchiaino di miele può ripristinare all’istante la funzionalità mentale. Nelle persone deperite (anziani, inappetenti) o malate le proprietà del miele divengono molto più preziose: quando un malato, per diversi motivi, non è in grado di nutrirsi a sufficienza, una piccola quantità di miele sciolto in un po’ d’acqua può ridargli le forze.
A chi è sconsigliata l’assunzione di miele?
Il miele non è consigliabile per quelle persone che presentano dei problemi nel metabolismo degli zuccheri (diabete), a meno che non venga inserito nella dieta su indicazione del medico specialista. Anche chi deve ridurre drasticamente il livello di calorie ingerite deve fare attenzione all’uso del miele come alimento, in quanto bisogna ricordare che l’apporto energetico del miele è notevole (320 kcal/100 g). Ma quando si usa miele come dolcificante si impiega, in realtà, una quantità di sostanze nutrienti un po’ inferiore rispetto a quello che si farebbe utilizzando zucchero da cucina (saccarosio), in quanto il miele è “più dolce” dello zucchero; questo comporta un piccolo risparmio di calorie, che può comunque essere utile anche per chi è a dieta.
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